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Anglia 105E

Nella seconda metà degli anni cinquanta i vertici di Dagenham decidono di sviluppare una nuova vettura capace di attrarre nuovamente l’attenzione su un mercato scandito da parametri fortemente standardizzati e comuni a tutti i produttori.

Volendosi spingere oltre, il Centro Stile di Dagenham decide quindi di attingere da quel prezioso giacimento stilistico rappresentato dalle produzioni Ford d’oltre oceano e di produrre, proprio sulla base di questi canoni, una nuova utilitaria.

Nel settembre del 1959 fa quindi il suo esordio nei concessionari inglesi la nuova Anglia denominata 105E.

Il nome Anglia, di chiara origine latina e riferito ad uno dei sette regni Anglo Sassoni del primissimo Medio Evo, è in uso nella gamma della Ford inglese già nel 1940 quando ha inizio la produzione dell’Anglia EA04.

L’Anglia EA04 è di fatto l’evoluzione progettuale della “Model Y”, la prima vettura del marchio concepita esclusivamente per il Vecchio Continente e commercializzata in Inghilterra, Francia e Germania.

La 105E è chiamata a sostituire la precedente serie 100E, che rimane tuttavia in produzione come Ford Popular, ed è prodotta dal 1959 al 1967 nelle tre varianti berlina, familiare e mini van.

La linea

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La prima sensazione che si prova nell’osservare l’Anglia 105E è quella di trovarsi davanti ad una Ford Thunderbird in miniatura; è infatti evidente il richiamo a molti degli stilemi che appartengono alle vetture prodotte dalla Ford statunitense. Risulta quindi evidente la rottura con i temi che avevano connotato la precedente serie 100E, molto più convenzionale e rigorosa.

Il tratto saliente dall’Anglia 105E è sicuramente dato dall’inconfondibile andamento del padiglione che è di fatto spezzato dai montanti posteriori obliqui all’interno dei quali trova alloggio, mantenendo l’inclinazione, il lunotto posteriore.

Questa soluzione, già proposta dal gruppo sulla Mercury Monterey, è frutto di alcuni tra i primi test effettuati nella galleria del vento e sarà di lì a poco adottata anche sulla berlina Consul 315.

La fiancata è invece caratterizzata da una linea di cintura sufficientemente bassa che percorre la vettura in tutta la sua lunghezza e definisce la sede dei gruppi ottici anteriori; questi ultimi sono di forma circolare e, per gioco di linee, risultano sporgenti rispetto al corpo vettura.

La sagomatura della mascherina anteriore, che varia in base all’allestimento, ha infatti forma semiellittica e, oltre ad integrare gli indicatori di posizione, è collocata a filo con il paraurti.

Il montante posteriore contribuisce, con il suo inserimento nella fiancata, a definire le codine che contraddistinguono la sezione posteriore della 105E e sulle quali spiccano i gruppi ottici a sviluppo verticale.

A contrasto del particolarissimo posizionamento del lunotto vi è l’andamento del cofano posteriore, che scende in maniera graduale e morbida assecondando l’inclinazione assunta anche dal pannello e spezzata dal paraurti.

Molte delle soluzioni stilistiche appena descritte sono in quegli anni utilizzate anche in Italia, ma su vetture molto più impegnative; sono quindi le dimensioni a ricollocare l’Anglia nel proprio segmento di appartenenza.

L’abitacolo è comodo e, nonostante la particolarità del padiglione, risulta di facile accesso; gli interni sono allineati agli standard che in quel periodo accomunano tutte le vetture medio-piccole prodotte in Inghilterra.

Sempre nel 1961 ha inizio la commercializzazione di una versione furgonata che, chiaramente basata sulla Estate, è offerta sul solo mercato inglese come Ford Thames.

La selleria è in vinile mentre il cruscotto ha andamento simmetrico con il blocco strumenti dato dal contachilometri e dalle varie spie di servizio.

Nel 1961 ha inizio la produzione dell'Anglia Estate, piccola familiare due porte, che mantiene la stessa impostazione della berlina ad eccezione del cristallo laterale posteriore che è allungato e sdoppiato.

Motori e allestimenti

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L’Anglia 105E è una berlinetta che, lunga circa tre metri e novanta, ripropone l’impostazione della precedente serie 100E, vale a dire trazione posteriore con motore longitudinale e schema Macpherson sull’avantreno.

Nel vano motore trova alloggio il nuovo propulsore ad aste e bilancieri Kent pre-cross flow da 997cc con cambio sincronizzato a quattro rapporti (ad eccezione della prima), impianto frenante a tamburi e cerchi in acciaio da dodici pollici.

L’allestimento più diffuso è sicuramente il “De Luxe”, facilmente riconoscibile per la vistosa calandra cromata anteriore e per la modanatura in alluminio che orna la fiancata; la versione base risulta invece più essenziale e, priva di molte finiture cromate, ha una calandra anteriore meno vistosa e più stretta.

Nel 1962 l’offerta è arricchita dall’arrivo dell’Anglia Super che, contraddistinta dell’identificativo 123E, rappresenta di fatto il top di gamma per finiture e prestazioni.

Dal punto di vista estetico l’Anglia Super è allestita con specifiche verniciature bicolore, pneumatici con fascia bianca e cerchi con anello cromato; la ruota di scorta, su richiesta del cliente, può essere montata sul cofano posteriore così come previsto su molte Ford statunitensi.

Le prestazioni migliorano su questa versione ove è montato il quattro cilindri da 1198 cc Kent pre-crossflow, che può essere di fatto considerato il fratello maggiore del 997cc proposto su tutte le altre versioni.

Nella primavera 1963 viene presentata l’Anglia Spider, disegnata dal carrozziere torinese Frua. La produzione ideata in piccola serie non ha purtroppo alcun seguito, ma l’unico prototipo viene comunque immatricolato a Roma dalla Ford Italiana S.pA.

L’Anglia riscuote un buon successo anche in Europa Continentale dove è commercializzata, per ovvi motivi, con la guida a sinistra come Anglia 106E.

L’Anglia 106E è proposta in Italia a lire 975.000 comprensive di IGE; la particolarità delle linee ed il prezzo sicuramente impegnativo sono i fattori che, all'atto pratico, orientano i nostri automobilisti verso altri modelli.

Con l’intento di migliorare le vendite in Italia nel 1965, dalla collaborazione tra Ford e OSI, nasce l’Anglia Torino.

L’Anglia Torino, disegnata da Giovanni Michelotti, è interamente assemblata a Torino nello stabilimento OSI di via Montefeltro utilizzando le scocche che, già complete dei principali organi di meccanica, sono fornite dalla stessa Ford.

Per volere della Casa Madre l'Anglia Torino è commercializzata tramite la rete dei propri concessionari solo in Italia, Francia, Belgio e Olanda. 

L'Anglia

Spider

disegnata

da Frua

Il passaggio di consegne con la Escort

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La produzione dell’Anglia 105E termina nel 1967 ed ammonta a circa un milione e trecentomila esemplari.

La 105E grazie ai suoi elementi caratterizzanti consente di fotografare un periodo produttivo di per sé significativo ma già orientato al processo di forte rinnovamento voluto in Europa da Henry Ford II.

Molte soluzioni stilistiche sono definitivamente accantonate con l’arrivo della Escort, vettura di grande successo grazie anche all’utilizzo del duttile propulsore Kent “cross flow”, naturale evoluzione del 997cc montato sull’Anglia 105E.

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