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Paolo Gratton

La lunga avventura imprenditoriale di Paolo Gratton ha inizio a Gorizia, città in cui nasce il 3 marzo del 1927, e dove già nella seconda metà degli anni quaranta inizia a farsi conoscere come meccanico.

Grande appassionato di autovetture, il giovane Paolo, dopo una breve ma fruttuosa parentesi come tecnico riparatore di radio e motori elettrici, si introduce gradualmente nell’allora ristretto circuito degli autoriparatori, e si specializza in interventi di modifica. Uno dei suoi primi clienti gli chiede infatti di intervenire sulla sua Fiat Topolino per spostare a destra la guida ed i comandi: la modifica è realizzata in breve tempo e con soddisfazione da parte del committente.

Dopo alcuni anni, ci troviamo già nel 1949, il Sig. Gratton rileva l’officina Zaia, e continua la sua attività con il prezioso supporto di Rodolfo Macovez, giovane apprendista che purtroppo scomparirà prematuramente.

Nel 1952 l’officina Gratton si trasferisce in via Alfieri, in un capannone di dimensioni maggiori dove, con l’ausilio di cinque collaboratori, inizia a specializzarsi nella preparazione di Fiat 600 e Alfa Romeo Giulietta. Molte di queste vetture elaborate partecipano alla Trieste-Opicina, una tra le più importanti gare in salita dell’epoca, gareggiando, non per caso, con il logo G.P. sulla carrozzeria.

Anni '30, il piccolo Paolo su di un'auto in legno a pedali costruita dal papà Rodolfo

Negli anni a seguire, su espressa richiesta degli organizzatori, Paolo Gratton partecipa personalmente in qualità di meccanico a numerosi eventi automobilistici, dove continua a contraddistinguersi per la sua professionalità ed il suo pragmatismo.

Sul finire degli anni cinquanta, le condizioni economiche favorevoli e la conseguente crescita dei consumi inducono molte case automobilistiche straniere ad investire sul mercato italiano.

In data 1 Aprile 1962 Paolo Gratton, dopo aver risposto ad un bando di Ford Italia, riceve il mandato come concessionario ufficiale per il Friuli Venezia Giulia.

Pur non avendo avuto fino a quel momento alcuna esperienza nella vendita, i volumi generati dalla concessionaria Ford di Gorizia sono da subito rilevanti, tanto che già nel 1963 arriva il primo riconoscimento dalla casa madre, per aver superato, nella provincia di competenza, il livello di vendite raggiunto da ogni concorrenza estera.

L’attività di vendita ed assistenza egregiamente condotta è negli anni validamente supportata da tante iniziative promozionali che, ideate dallo stesso Paolo Gratton, hanno per protagoniste le vetture in listino, le stesse che il cliente può visionare ed acquistare in concessionaria.

Avvalendosi dei propri collaboratori e della creatività del suo titolare, la concessionaria Ford di Gorizia fa parlare di sé e delle vetture che commercializza, trasformando proprio queste in delle vere show car.

In concomitanza con i primi lanci orbitali, una Taunus 12M P4 diventa così “l’auto missile”. Nel 1967 una Ford Cortina è opportunamente modificata nel retrotreno tanto da poter essere parcheggiata con poco sforzo ed in spazi molto ristretti.

Nel 1968 è avvistata per le vie di Gorizia una “vettura fantasma”, una Taunus 20M TS che, dotata di comandi remoti e monitor, è guidata nel traffico dallo stesso Paolo Gratton nascosto all’interno del baule, tra lo stupore di passanti ed automobilisti.

Questo approccio innovativo, e sino a quel momento unico, risulta molto gradito non solo da Ford Italia. Nel 1969 Henry Ford II, in viaggio di piacere in Italia, chiede di conoscere personalmente Paolo Gratton, che rintracciato in Sardegna dove si trova per una gara di rally, si rende tempestivamente disponibile. L’incontro avviene all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma, dove Paolo Gratton, arrivando a bordo della propria Ford Model A, riesce a stupire anche il vulcanico Henry II

Nel 1977 la Concessionaria Gratton tiene a battesimo la neonata Fiesta, perfezionando la vendita di sette esemplari ai sette fratelli Bagolin, ognuno dei quali la sceglie nel proprio colore preferito.

Al momento della consegna, le sette Fiesta, immatricolate contestualmente, risultano avere i numeri di targa progressivi, con il più basso chiaramente assegnato al fratello maggiore.

Nel 1985 il Signor Gratton, in collaborazione con una importante azienda giuliana all’epoca impegnata in Formula Uno, porta a bordo della sua Model T Miss Italia e i due piloti della Mc Laren, Niki Lauda ed Alain Prost.

Nel biennio successivo la grande passione che sin da bambino Paolo Gratton nutre nei confronti dell’automobile e della tecnica porta alla costituzione del Museo Ford Gratton a Farra D’Isonzo sulla S.S. 351, la cui inaugurazione in data 15 ottobre del 1987 è accompagnata da un comunicato stampa di Ford Italia.

La struttura, che dista solo pochi chilometri dalla storica sede di Via Aquileia 42, è aperta nel quarantesimo anno dalla scomparsa di Henry Ford, e la sua facciata riproduce fedelmente quella della “Ford Motor Company d’Italia S.A.” di Trieste, la prima sede italiana della Ford, dove venivano assemblati il Model T e le trattrici Fordson.

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Al suo interno il museo ospita una carrellata dei modelli più significativi ed importanti prodotti dal marchio ovale, sia in U.S.A. sia in Europa, e propone ai visitatori una perfetta ricostruzione in dimensioni reali della catena di montaggio del Model T.

Di rilevante importanza è anche la sezione dedicata alle due ruote, data l’interessante collezione di biciclette e moto d’epoca.

La grande passione del sig. Paolo per la radiofonia e le comunicazioni è rappresentata da uno specifico reparto dedicato a questa tematica, e consta di numerose apparecchiature di origine militare e civile.

Il Museo Ford Gratton, accreditato A.S.I., dopo la recente scomparsa del Sig. Paolo avvenuta il 27 settembre 2019, rimane ancora oggi in Italia unico nel suo genere e testimonianza di una personalità geniale e fuori dal comune.

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