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1973 - 1979

La crisi petrolifera e la rottura con Lee Iacocca

La crisi petrolifera del 1973 stravolge definitivamente gli equilibri di un sistema economico che è ormai fortemente vincolato al petrolio.

Seguendo la via già intrapresa dalla AMC con la Gremlin, proprio nel 1973 la Ford lancia sul mercato statunitense la sua sub-compact Pinto.

Fortemente voluta da Lee Iacocca la Pinto è una berlina hatch-back che lunga poco più di quattro metri deve il suo nome all’utilizzo degli stessi motori progettati in Europa e montati su Capri e Taunus.

Nonostante i 400.000 esemplari venduti solo nel primo anno di produzione la Ford Pinto non farà mai breccia nel cuore degli automobilisti statunitensi che oltre ad essere abituati ad altre cilindrate e ad altre dimensioni, sono turbati dai grossi problemi di natura strutturale che affliggono la vettura.

Questa vicenda intacca il rapporto tra la famiglia Ford e Lee Iacocca che, divenuto presidente nel 1970, sollecita la formalizzazione del progetto “Bobcat”, partito nel 1969 e dedicato allo sviluppo di una vettura compatta da produrre in Europa. Nel 1976 avviene il debutto della Fiesta Mk1, utilitaria a trazione anteriore con motore trasversale, che, resa conforme alla stringente normativa anti inquinamento, è commercializzata anche negli U.S.A.

Nel frattempo il conflitto con Henry Ford II si acuisce rivelandosi definitivamente insanabile, nel 1978 Iacocca è quindi costretto a lasciare la Ford ed è accolto a braccia aperte dalla Chrysler, società che riuscirà a salvare dalla bancarotta.

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